lunedì 19 giugno 2017

RESTAURAZIONE NO. IMPERO SI?

di Giuseppe Marazzini
19.06.2017

Luminari proprio non lo vedo come giacobino della rivoluzione francese del 1789, impegnato ad emettere dure condanne per monarchi, nobili, preti e controrivoluzionari. L’allarme lanciato alla popolazione legnanese sul pericolo di un ritorno della Restaurazione mi ha divertito parecchio. Luminari deve aver scambiato Centinaio con Napoleone. Nei momenti di euforia e/o depressione elettorale, a qualcuno può anche capitare di avere delle visioni oniriche. 

Napoleone è stato Re, Imperatore e tanto altro; Centinaio, secondo Luminari, ha tentato di emularlo ma pare che, come Napoleone, le faccende politiche non gli siano andate troppo bene. In cinque anni di battaglie il nostro Napoleone casalingo ha di fatto rafforzato il potere degli avversari – nemici, se l’esito del primo scontro campale è stato del 39% per i Restauratori e del 33% per i Napoleonici. Urlare ora che l’Ancien Règime è alle porte, è come ululare alla luna. L’Ancien Règime andava fermato prima con scelte politiche radicali. 

Caro Luminari i Restauratori non se ne sono mai andati, perché il vostro Napoleone ha perpetuato lo stesso sistema di potere. Ha modificato un po’ di regolamenti - dimenticandosi di quello etico - e si è “vendicato” su Amga, ma non intaccando il cuore del sistema, cioè la distribuzione interessata delle prebende. 

Domenica 25 giugno ci sarà lo scontro finale, chi vincerà fra i Napoleonici e i Restauratori non è facile a dirsi, ma se dovessero vincere quest’ultimi mi auguro che siano saggi nel loro agire: molta partecipazione popolare, trasparenza negli incarichi e nella gestione e nessuna “vendetta”. I legnanesi scelgano con coscienza il proprio sindaco senza badare agli strali e agli anatemi di Luminari. 
E poi … dopo la Restaurazione c’è stato il Risorgimento!

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